C’erano in diverse centinaia, ieri, al Rifugio Valtellina del Palabione per i 20 anni della sezione CAI di Aprica. Dopo l'ascensione al Monte Palabione attraverso la ferrata "Via del Cuore" o la “Normale” da nord, è seguita la conferenza del direttore dell'Osservatorio eco-faunistico alpino, Bernardo Pedroni, su "Le voci della natura". Nell’occasione Pedroni ha anche annunciato che l’arrivo dell’esemplare di orso bruno che Aprica attende da tempo è questione di giorni, se non di ore. Il plantigrado scelto ha 15 anni e pesa 200 Kg. L’area speciale che lo ospiterà, attigua all’Osservatorio aprichese, è vasta almeno dieci volte quella in cui attualmente l’animale vive (8.000 mq. in luogo degli 800 attuali). “È meraviglioso vedere le nostre montagne affollate di gente” - ha esordito il sindaco Carla Cioccarelli – “e spero che il CAI riesca nel compito che si è prefissato: quello di avvicinare sempre più giovani”. “Vent'anni di attività rappresentano quasi una generazione” ha detto il neo-presidente della sezione, Luigino Negri, affiancato dal vice Dino Negri, assessore comunale. “In questo ventennio molte sono le iniziative intraprese, dalla realizzazione della sede a quella del rifugio, dalla ferrata per la Croce alle gite estive e invernali. Mi rammarico solo di vedere pochi ragazzi. Vorrei che nel triennio della mia presidenza anche i giovani scoprissero l'interesse per la Montagna”. La parola è passata all'ex presidente del CAI centrale, Gabriele Bianchi, che ha elogiato l'attività della sezione aprichese. “Il CAI non usa gli strumenti televisivi per far passare il virus dell’attaccamento alla Montagna”, ha detto. “Ma dobbiamo passare il testimone e diffondere questa cultura”. Non ha voluto mancare all'appuntamento il direttore del Parco Orobie Valtellinesi, Claudio La Ragione, che si è soffermato sul «rapporto speciale» tra l'ente e il CAI, con il quale c'è stata collaborazione per la segnaletica, la tracciatura del sentieri e altre realizzazioni. Fra gli obiettivi del Parco c'è anche quello di promuovere pacchetti di iniziative legate al rifugio Valtellina e al Sentiero tematico del Legno. La giornata è proseguita con la celebrazione della Messa, cantata dal Coro Maria Ausiliatrice e officiata da Don Augusto Azzalini, parroco e alpinista, mentre il profumo di gustose pietanze si diffondeva nell’aria tersa. Via poi al pranzo all'interno dei rifugio o all'aperto, dove nel pomeriggio si sono susseguiti diversi momenti musicali. Il primo a esibirsi è stato Oscar Gasparotti con la sua fisarmonica, indi è toccato al Coro Gambuér che, diretto da Elia Corvi, ha scelto alcune canzoni classiche del suo repertorio. Infine si è esibito il Corpo musicale di Aprica, guidato dal maestro Gianpietro Passeri, che ha suonato oltre una dozzina di brani tra leggeri e classici. comunicato di Antonio Stefanini |