LAGO DI PICCOLO (q. 2.378)- BIVACCO DAVIDE (q. 2.645)

Quota partenza: 1.127
Quota arrivo: 2.645
ore: 4h50'
Lunghezza: 9,5 Km 
Segnavia n. 129

Dal ristoro e parcheggio di S. Antonio, q. 1.127, si segue il corso del torrente che scende sulla sinistra dell’abitato. Da poco esiste una deviazione che permette di evitare il paese. Una comoda strada sterrata percorre tutto il fondovalle fino alla Malga Casazza. La prima parte del percorso è in sensibile ascesa, fino al bivio per Campovecchio; in seguito diventa pianeggiante. Superate le baite di Brandét-Francesconi, ci s’imbatte nella piana di Brandét. In fondo ad un rettilineo si giunge all’insediameto rurale più importante dell’intera Valle. Ci si trova a circa 1.300 metri di quota e, lasciato alle spalle questo agglomerato abitativo, si prosegue seguendo il corso del corrente. Poche decine di metri e si raggiunge il rifugio Brandét, ubicato al limite di un’abetaia. La strada sterrata continua in lieve ascesa; si entra e si esce più volte dal bosco e si attraversano ampie pasture. Tra il rifugio Brandét e la malga Casazza si trovano aree attrezzate per la sosta.

Più avanti la strada abbandona il fondovalle ed entra nel bosco dopo una pastura, poi prosegue in discesa fino ad un ponte, che si trova poco prima della Malga Casazza. A questo punto si lascia la strada e si seguono sulla destra le indicazioni per il lago di Piccolo. Da qui sono visibili su di un dosso le baite della Malga. Si segue il torrente che scende a destra dell’Alpeggio, si sale per un comodo sentiero sul lato sinistro del corso d’acqua fino a quota 1.650 circa, indi lo si scavalca e ci si porta sulla sponda opposta. Da questo punto ha inizio la vera salita al lago di Piccolo. Procedendo in mezzo agli ontani, in un susseguirsi di curve e controcurve, si raggiunge la Malga di Piccolo, q. 1.897. Delle antiche baite restano solo mucchi di sassi, dove si trovavano i muri perimetrali. Si riattraversa nuovamente la Valle compiendo un mezzo giro. Si raggiunge un mammellone roccioso dal quale è possibile osservare dall’alto il fondovalle.

A questo punto l’ascesa diventa più impegnativa, si seguono canali e si aggirano grandi rocce levigate dai ghiacci, procedendo per lunghi tratti a zig-zag. Dopo un breve avvallamento che s’attraversa in diagonale da destra a sinistra, in un’ampia conca ai piedi del m. Borga, si raggiunge il lago di Piccolo (q. 2.378 ore 4.00 da Sant’Antonio).

Si risale alla sinistra del lago per raggiungere il passo del Torsoleto, q. 2.578, che non è molto distante (ore 4.40). Il sentiero non presenta difficoltà e passa in vicinanza del m. Castel di Piccolo. In un susseguirsi di saliscendi, il sentiero attraversa una zona quasi pianeggiante e in seguito si immette in una pietraia ai piedi del valico. Infine, in cresta a sinistra, giunge al Bivacco Davide, q. 2.645. In quest’ultima parte il tracciato, pur essendo segnalato, è decisamente meno marcato.

lago picol

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