MONTE PADRIO
Quota partenza: 1670
Quota arrivo: 2.152
ore: 1h30'
Lunghezza: 4 Km
Segnavia n. 429
Si può iniziare la salita poco dopo la Chiesetta di Trivigno, dove è posizionato il primo cartello indicatore CAI. Dopo la prima casa, si devia a sinistra su strada asfaltata e si passano alcune ville. L'asfalto termina dopo 50 m., ma si ritrova più avanti, in prossimità del secondo cartello segnaletico. Si sale dolcemente, mantenendosi leggermente sotto il crinale sul versante nord, fino a quando il terzo cartello, posto a destra, indica di inoltrarsi in una comoda via sterrata. Si cammina nel bosco e si attraversano alcune ampie radure, poi si piega a destra e, sulla dorsale, s'incrocia la strada che sale dal versante opposto.
Si prosegue, a sinistra, lungo il sentiero ora trasformatesi in carrareccia. Si può seguire un altro itinerario proseguendo lungo la strada asfaltata. Superato l'ultimo punto di ristoro di Trivigno (ristoro m. Padrio), prima di attraversare il ponte sul corso d'acqua che scende da una profonda spaccatura della montagna (chiamata la “cava dela tera creta”), si devia a sinistra e ci si immette su di una strada sterrata che, dopo aver lambito alcune baite, raggiunge la sommità tagliando in diagonale buona parte del versante. Dopo circa 300 m., dove lo sterrato si congiunge ad un’altra strada, si devia a destra. Si cammina per un tratto in mezzo al bosco e si giunge ad un pianoro. Bisogna prestare attenzione alle indicazioni. Si seguono le tracce che, sul lato sud della montagna, poco sotto la dorsale, conducono al crinale in direzione est. Ad un certo punto la segnaletica CAI indica, sulla sinistra, l’inizio della mulattiera che, sul versante della Val Chiosa, conduce nella zona di Guspessa, mentre sulla destra in breve tempo si raggiunge la vetta del monte Padrio.
Il tracciato non presenta alcun problema e dalla vetta la vista spazia a 360°.