Lago Verde Cima Torena (parete nord)
Percorso riservato a persone esperte, fisicamente preparate ed in possesso di tecnica adatta all'ascensione su nevai e ripidi canali ghiacciati. Necessita attrezzatura adeguata: ramponi, piccozza, casco, corda. Il monte Torena è la vetta più elevata della parte orientale delle Orobie. Destra e sinistra sono intese, salvo diversa indicazione, nel senso di marcia. Ascensione consigliata da giugno a metà luglio; vi è forte pericolo di scariche di sassi.
Ai bordi del lago Verde, q. 2.073, ai piedi del m. Torena, si sale in diagonale da destra a sinistra il pendio della montagna prendendo quota gradualmente fino a quando s'incrocia un piccolo ruscello. Il corso d'acqua indica la via da seguire e lo si costeggia sul lato sinistro. di norma, in questa zona, una grossa valanga scende dalla parete nord e si scioglie solo in tarda estate. Il terreno, quando non c'è più neve, è parzialmente ricoperto d'erba, ma abbondano i sassi. In prossimità di alcune roccette si gira a destra scavalcando il torrentello. Si prosegue fino ad un avvallamento in cui si trova il primo dei nevai (con neve ghiacciata è consigliabile utilizzare i ramponi). E' un tratto ripido che deve essere superato a zigzag. L'ascesa continua in direzione sud per circa 500 metri; in seguito si gira nuovamente a sinistra e si raggiungono alcuni spuntoni rocciosi. Oltre queste rocce è ubicato il secondo nevaio. Questo nevaio deve essere risalito sulla destra, imboccando il canalino che conduce ad alcune decine di metri dalla vetta. Ad un certo punto si notano evidenti tracce di sentiero sempre sulla destra, si abbandona il canalino e si prosegue in piano per alcune decine di metri. Si è sul crinale e per raggiungere la cima Torena si piega a sinistra. Dalla vetta del monte Torena, q. 2911 (ore 3), ove è stata posta una croce in ferro, lo spettacolo è incomparabile. Numerose sono le vallate che si possono ammirare, in particolare quella di Belviso, il bacino del Barbellino, la Valtellina e Milano, capoluogo lombardo.