La storia del legno unisce i sentieri orobici
Un percorso tematico in 10 pannelli tra Gran Via delle Orobie e Sentiero 4 Luglio

UN SENTIERO CHE FA DA TRAIT D’UNION
È stato inaugurato il 18 agosto 2004 ad Aprica (SO) da numerose autorità e visitato per l’occasione anche da un nutrito gruppo di escursionisti, il sentiero tematico “Il legno è vita, una ricostruzione storica dell’uso del legno nella vita della gente di montagna che, allo scopo di mantenere viva la memoria delle comuni radici, ne ripercorre i principali aspetti.
L’originale allestimento è situato lungo un vecchio tracciato panoramico battuto dai guardiacaccia dell’Azienda faunistica Val Belviso-Barbellino, reso facile e percorribile a tutti, famiglie con bambini incluse. Esso collega, indirettamente, la Gran Via delle Orobie (segnavia 301) con il Sentiero 4 Luglio (Alta Via n. 7) delle Orobie camune. La lunghezza del percorso, dalla partenza intorno ai 1900 m. della Magnolta ai 1920 della Carègia del Palabione (approdo presso il Rifugio CAI Valtellina), è di circa due chilometri; la quota massima raggiunta poco più di 2000 mslm.

IL PERCORSO TEMATICO SUL LEGNO
L’opera consta di 10 pannelli descrittivi, arricchiti da numerose foto, montati su altrettante bacheche espositive in legno coperte, installate a intervalli regolari lungo il tracciato. Il primo capitolo introduce l’argomento, presentando il legno in alcune sue generalità. Nel secondo viene affrontata la produzione, mentre il terzo è dedicato al legno in agricoltura. Il quarto riguarda gli impieghi del legno in edilizia e il quinto nella vita domestica. Sul sesto pannello sono riportate, insieme al testo, diverse foto di attrezzi e macchinari relativi all’artigianato e all’industria del legno com’erano intesi nel passato; il settimo e l’ottavo capitolo sono dedicati, rispettivamente, alle principali conifere e latifoglie del Parco.
La nona bacheca è una delle più interessanti: ricostruisce la tecnica di produzione del carbone di legna con immagini che illustrano la sequenza della lavorazione, effettuata recentemente a scopi didattici. Nello stesso punto dov’è posizionata, in un’aia carbonile in mezzo al bosco, sono state costruite a fini dimostrativi una catasta da cuocere, una in sezione e una di carbone pronto. Infine l’ultimo pannello, dal titolo “Sua Maestà il Bosco”, descrive le altre molteplici e non secondarie funzioni della foresta.
Sui pannelli i testi sono distribuiti in modo facilmente leggibile e quasi in ognuno vi sono una curiosità e la sentenza di un saggio. Ad esempio, la “curiosità” del capitolo 1 è l’originale stufa del boscaiolo, mentre l’aforisma del capitolo 10 recita apologeticamente “Ci sono più insidie nella giungla cittadina che in tutta una foresta alpina”.

CHI HA FATTO COSA
Ideatori del sentiero tematico “Il legno è vita” sono alcuni dei soci più attivi della sezione CAI di Aprica, tra i quali Dino Negri. Antonio Stefanini è l’autore delle ricerche e dei testi, oltre che di parte delle fotografie (le altre sono di Mauro Pini, tratte dal libro “La memoria delle cose. Il lavoro e i giorni delle genti di montagna” – Grafo, Brescia 2003). Maurizio Natali ha preparato il filmato sulla carbonaia. Finanziatore dell’intero progetto, realizzato graficamente da Studio Mottarella di Morbegno, è il Parco Orobie Valtellinesi.
L’opera, che i visitatori eccellenti hanno esplicitamente apprezzato con parole di elogio durante i saluti di rito, è una di quelle che negli ultimi tempi hanno contribuito ad arricchire i sentieri e le montagne di Aprica. Le altre sono la palestra di roccia attrezzata sulle alcune belle placche del Monte Palabione, l’Osservatorio eco-faunistico alpino (tra poco più di un anno ospiterà anche l’orso bruno) e il nuovo Rifugio CAI Valtellina, dotato di 25 posti letto e attrezzato di centro multimediale

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